Da ragazzino, un cugino, che si reca spesso per lavoro in Arabia Saudita, gli regala una clessidra riempita di sabbia del deserto. Tanto è il fascino di questo oggetto esotico che, quel pugno di terra araba, andrà a segnare la sua futura vita artistica, tutta dedicata alla scoperta dei colori, dei costumi, dei riti, dell’iconografia del mondo islamico mediorientale. Luigi Ballarin è nato al Cavallino, penisola tra mare e laguna. Autodidatta, con un punto di riferimento nel conterraneo Saverio Barbaro, ha modo di frequentare in un giovanile soggiorno londinese la comunità libanese. I suoi successivi viaggi lo portano spesso nei paesi arabi e, nel 2013, dopo essere stato invitato a esporre a Istanbul, decide di aprire uno studio nella città sul Bosforo. I suoi dipinti ora figurativi ora volti all’ astrazione raccolgono e mettono in scena le suggestioni visive e la spiritualità di una terra nella quale il momento della preghiera ha un ruolo centrale. Luigi Ballarin vive e opera tra Il Cavallino, Roma e Istanbul. Presentazione a cura di Emanuele Horodniceanu Opere esposte fino a Mercoledì 14 Marzo 2018