Attivissimo, sia come artista che come poeta e promotore di iniziativa culturali, il maestro Luciano Dall'Acqua è stato per anni, con la sua passione e sapienza, un punto di riferimento per l'ambiente degli artisti veneziani. Nato a Venezia nel 1935, per 40 anni, 30 dei quali con la celebre Fucina degli Angeli, trova nel vetro il materiale attraverso il quale trasmettere la propria creatività ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo. Ma, accanto al vetro, intensa è anche l'attività di incisore e pittore. Prima andando ad affrontare con il figurativo tematiche sociali e ambientali, come la desolazione di Porto Marghera e il degrado dei Colli Euganei, poi seguendo un altro percorso più intimo e spirituale. Sono gli anni di una nuova scrittura che porta nel gesto e nella composizione la ""primitiva"" funzione di linguaggio-messaggio. Una ricerca di saggezza, una risposta al mistero della vita, che Luciano Dall'Acqua ritrova nella civiltà dell'antico Egitto, ripercorsa con entusiasmo e devozione sulla tela e la carta fatta a mano dove trovano posto aforismi, esortazioni, insegnamenti, verità. Un percorso sacro scandito da elementi della natura, frammenti di architetture, figure, animali, oggetti, simboli, colori antichi, inserti di pietre, conchiglie e foglie. Opere, grafiche e pittoriche, esposte in tutta Italia e all'estero. Un'arte di grande umanità che si propone come canto di vita, come invito al rispetto, alla comprensione, alla pace, all'incontro tra gli esseri umani, in vista di una separazione, di un viaggio verso l'aldilà...Quel luogo altrove che nell'aprile del 2016 Luciano Dall'Acqua ha raggiunto portando con se la sua esuberanza e la sua saggezza..."" Retrospettiva a cura di Attilia Zava.