Una vacanza solitaria in un castello-albergo di montagna: Patrizia si ritrova alle prese con la propria inquietudine esistenziale e con un abbandono sentimentale da poco subito. Il contatto con la natura e l’amore per la scrittura la portano a un flusso di coscienza ininterrotto che esprime nelle pagine di un diario, nel quale si interroga sui rapporti avuti, ma anche sulla solitudine come condizione umana. Temi che Patrizia ritrova anche in un altro diario, trovato casualmente a Venezia, il diario di Valeria, con cui la protagonista cerca di colmare lo scarto tra la propria interiorità e il reale. Scenario di queste vicende è la città lagunare, teatro di un amore prima platonico poi reale, tra passione, malesseri profondi e fantasia. Michela Turra è nata a Bologna nel 1958, dove vive. E' giornalista professionista. Laureata in scienze politiche a indirizzo politico-sociale, ha lavorato anche come insegnante nella scuola secondaria di secondo grado. Suoi racconti sono apparsi su numerose riviste. Conversano con l’autore Lucia Guidorizzi e Anna Lombardo.";"La donna fantasma di MICHELA TURRA" "2018-11-06 17:30:00";"L’andare, cioè il viaggio, lo sappiamo, è la metafora della vita. Andar per versi vuole appunto rappresentare un viaggio esistenziale. Patrizia Riscica continua qui un’attenta ricerca che attraversa alcuni temi della vita, densa di quella curiosità che ci spinge sempre avanti, trascinando con sé un bagaglio, a volte molto pesante, fatto di incertezza, insicurezza, sofferenza, aridità, felicità, amore, gioia, passione e indifferenza. È una lettura della vita, inevitabilmente fatta con uno sguardo al femminile, dove emerge una voce poetica saggia e trasgressiva nel contempo, con note di ironia a volte crudeli. Presentazione a cura di Paolo Ruffilli